Giustizia penale minorile

Mediazione penale
La mediazione è un percorso relazionale tra due o più persone per la risoluzione di conflitti che si caratterizzano per la natura sociale, culturale, penale. In quest'ultimo campo il conflitto si configura come reato.

La mediazione è consensuale, gratuita e confidenziale, si svolge fuori dal processo, alla presenza di personale esperto.

Momenti di mediazione si svolgono presso l’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria e attraverso le attività di tutoring.

Per la vittima, che nel processo penale minorile non può costituirsi come parte civile (art.10 del D.P.R. 448/88), la mediazione consente di esprimere in un contesto protetto il proprio vissuto personale rispetto all'offesa subìta, di uscire da un ruolo passivo dando voce e visibilità alla propria identità personale.

Al minore, autore del reato, la mediazione permette una responsabilizzazione sul danno causato e sulle possibilità di riparazione; la riservatezza dell'incontro e la separazione dal procedimento penale favoriscono l'emersione dei contenuti emotivi legati agli eventi in un contesto relazionale protetto.

Il mediatore ha un ruolo non direttivo, di facilitatore della comunicazione oltre che di garante delle regole di interazione verbale che all'inizio dell'incontro di mediazione vengono prioritariamente esplicitate e condivise ed accolte dalle parti.

L'esito del percorso di mediazione penale si configura come positivo o negativo e viene comunicato al giudice dal mediatore, senza riferire motivazioni specifiche data la riservatezza dell'incontro. Per esito positivo s'intende una ricomposizione o una significativa riduzione del conflitto, in tal caso si prevede la possibilità di definire accordi di riparazione riguardanti interventi diretti alla vittima, compreso il risarcimento, o attraverso lo svolgimento di attività di utilità sociale.

Tale opportunità consente, prescindendo dal giudizio penale, una riparazione delle conseguenze del reato con una diretta valenza restitutiva per la vittima ed educativa per l'autore del reato.

D.P.R. 22 settembre 1988 n. 448
"Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni"

Si ispira ad alcuni specifici principi strettamente connessi alla cosiddetta "finalizzazione educativa" (il processo non deve interferire sulla continuità educativa) e alla cosiddetta "attitudine responsabilizzante" del processo stesso, volta a promuovere nel minore lo sviluppo di competenze autoregolative ancorate a principi socialmente condivisi.

L'intervento penale costituisce un momento altamente strutturato (in relazione ai vincoli, alle prescrizioni, agli obblighi che esso comporta) che svolge una funzione strutturante per la prospettiva di vita del minore, e quindi in questo senso preventiva, in quanto fornisce alcune coordinate attorno alle quali egli può costruirsi un diverso percorso evolutivo.

Gli aspetti più rilevanti del nuovo dettato normativo sono:

  • l’opportunità di non estendere l’intervento giudiziario indistintamente a tutti i minori che compiono reato emettendo in sede di udienza preliminare sentenza di non luogo a procedere (artt. 27 e 32 DPR 448/88…”tenuità del fatto e occasionalità  del comportamento”)
  • l’intervento penale viene finalizzato al recupero del minore attraverso la riattivazione del percorso educativo che il reato ha interrotto piuttosto che con interventi meramente sanzionatori (artt. 20, 28 e 9 DPR 448/88…”prescrizioni, messa alla prova e provvedimenti civili per osservazione e indagine psico-sociale”).
  • il ricorso alla carcerazione quale  misura cautelare è del tutto residuale e comunque possibile solo nei confronti di minori che hanno compiuto reati la cui pena sia “non inferiore ad un massimo di anni 12”

per reati meno gravi si prevede la permanenza in famiglia e il collocamento in comunità e percorsi scuola/lavoro al di fuori dell’istituto penale (artt. 21 e 22 DPR 448/88).

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Riferimenti normativi

Per ulteriori approfondimenti consultare i seguenti riferimenti normativi:

D.P.R. 616/77
Delega di competenze agli enti locali; chiusura delle case di rieducazione
D.P.R. 448/88    
Nuove norme sul processo penale ad imputati minorenni
D.L. 272/89
Norme di attuazione del D.P.R. 448
Circolare Regionale 56/90 
Rapporti tra Servizi Territoriali e organi della Giustizia Minorile
Protocollo di intesa Ministero della Giustizia – Regione Lombardia
Protocollo di Intesa tra Comune di Milano e Centro Giustizia Minorile (D. G. 2080/2014)

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Aggiornato il: 24/07/2020