Le piste tematiche

Il Coordinamento Pedagogico Territoriale dell’ambito di Milano individua ed elabora le piste di lavoro che orientano le azioni formative e sostengono il confronto e lo scambio di pratiche tra coordinatrici e coordinatori, educatrici ed educatori, insegnanti, servizi educativi e scuole dell'infanzia del sistema integrato.

Le piste tematiche individuate sono fortemente contestualizzate sulla città di Milano e in dialogo con le indicazioni ministeriali (Linee pedagogiche del Sistema Integrato 0-6, orientamenti nazionali per i servizi per l’Infanzia, Indicazioni nazionali e Nuovi Scenari), oltre che con esperienze e innovazioni nazionali ed europee. 

Il percorso di ricerca e formazione

La continuità educativa si riferisce alla coerenza del percorso e dell’esperienza educativa di una persona lungo tutto il suo percorso formativo, dalla prima infanzia all’età adulta. Il Sistema integrato di educazione e istruzione dagli zero ai sei anni sottolinea l’importanza di garantire una transizione senza soluzione di continuità tra il nido e la scuola dell’infanzia e di assicurare che gli apprendimenti tra i due segmenti siano sostenuti, costruiti ed elaborati in modo coerente e progressivo. Il sistema 0/6 valorizza la continuità sia dal punto di vista verticale, attraverso la costruzione di un curriculum verticale tra i due segmenti fino al primo ciclo di istruzione, sia la continuità orizzontale tra servizi, attraverso la co-costruzione e la promozione di una cultura in cui riferimenti teorici, la coerenza del progetto educativo e scolastico e l’intenzionalità delle scelte siano condivise, con le famiglie e con tutte le agenzie educative territoriali. In particolare, il curriculo verticale valorizza la piena responsabilità di ogni segmento nello sviluppare al massimo e con compiutezza di significati i percorsi di sviluppo e apprendimento in relazione alle potenzialità e ai modi specifici di apprendere peculiari di ogni fascia d’età (Linee pedagogiche del Sistema Integrato, p.14). 

La continuità orizzontale favorisce la progettazione di percorsi che accompagnino le famiglie a conoscere le risorse educative del territorio (es. biblioteche, musei, mostre, associazionismo, servizi alla persona) e a percepirsi attori di un sistema educativo diffuso.   

Progettare e promuovere la continuità educativa nella città di Milano implica costruire occasioni di incontro, azioni e dispositivi che facilitino la collaborazione e la comunicazione efficace tra educatori, insegnanti, genitori e gli altri attori chiave del processo educativo. 

Declinare la continuità nelle pratiche educative significa creare pratiche e strumenti che favoriscano la costruzione di un linguaggio e una visione comune tra il personale educativo di nidi e scuole dell'infanzia, per sviluppare un modus operandi in cui la storia e l'individualità di ogni bambino e ogni bambina venga riconosciuta e valorizzata. Significa inoltre accogliere e accompagnare bambine, bambine e famiglie con una coerenza di intenti e progettare percorsi per dare forma a occasioni di incontro tra servizi di uno stesso quartiere così da favorire relazioni tra bambini, famiglie e professionisti dell'educazione.  

ll coordinatore pedagogico dei servizi 0/6 anni svolge un ruolo chiave nell'ambito dell'educazione e della cura dei bambini nella fascia di età compresa tra 0 e 6 anni. Le responsabilità e il ruolo del coordinatore pedagogico contribuiscono al miglioramento complessivo della qualità del servizio. Il coordinatore pedagogico gestisce e coordina un sistema complesso di risorse: bambini, educatori, genitori, personale amministrativo e ausiliario. Le competenze che afferiscono al suo ruolo - relazionali, organizzative, pedagogiche, manageriali - sono complesse e necessarie per creare un ambiente educativo di qualità, per sostenere i gruppi di lavoro, per consolidare la relazione con le famiglie, per rendere efficaci la progettualità e le prassi educative e per valutare l'offerta del servizio. In una città complessa come Milano che include servizi differenti che accolgono famiglie con background molto diversificati è estremamente interessante percorrere le strategie educative e organizzative che i coordinatori pedagogici insieme ai propri gruppi di lavoro mettono in atto per rispondere ai bisogni di una realtà in continuo mutamento. 

La corresponsabilità educativa si riferisce al concetto che l'educazione di bambine e bambini è una responsabilità condivisa tra servizi e famiglie e, allargando lo sguardo, di tutta la comunità. Questa idea riflette il riconoscimento del fatto che l'ambiente in cui bambini e bambini crescono ha un impatto significativo sul loro sviluppo e apprendimento. Tutto il sistema di relazioni che ruota intorno ai bambini si deve impegnare ad attuare i diritti fondamentali legati a una crescita sana e all’ampliamento delle potenzialità individuali di ciascuno, dando luogo a un vero e proprio ecosistema formativo. Lavorare sulla corresponsabilità educativa significa intercettare e riconoscere non solo i bisogni, ma anche le specificità di ciascuna famiglia, riflettere su come la diversità di valori, culture educative e di immaginario sull'infanzia influenzano quotidianamente la relazione tra famiglie e servizi. Significa anche mettere insieme gli sguardi sul percorso di crescita dei bambini, così da co-costruire azioni e attenzioni atte a sostenere la loro crescita. Creare alleanze educative nel contesto della città di Milano significa interrogarsi e mettere in atto pratiche di transizione tra il sistema famiglia e il sistema zero sei così che le famiglie possano essere protagoniste attive dei percorsi educativi. 

Nei documenti europei viene ribadito che condizione qualificante ogni politica per l’infanzia, unitamente a politiche sociali e sanitarie, è l’offerta di servizi educativi e scuole dell’infanzia ad alto profilo educativo, inclusivi e sostenibili capaci di garantire l’accesso alla cura educativa quale azione mirata e formativa per ogni bambino. “L’offerta educativa è concepita al meglio quando si basa sul presupposto fondamentale che l’educazione e la cura sono inseparabili”. A tale intreccio fanno riferimento le cinque dimensioni del quadro di qualità per politiche proattive per l’infanzia e prassi educative coerenti: 

  • l’accesso, grazie a una diffusione capillare sul territorio nazionale; 

  • la piena professionalità degli operatori, supportati nelle scelte educative e didattiche, nei progetti di ricerca, negli scambi con realtà diverse, nella riflessione collegiale sul proprio agire educativo; 

  • il curricolo per il benessere, fondato sul riconoscimento delle differenze personali e che agevoli le transizioni; 

  • il monitoraggio e la valutazione basati sull’auto ed etero valutazione; norme nazionali e regionali per garantire la qualità dell’offerta, i diritti dei bambini, del personale e dei genitori; 

  • finanziamenti strutturali adeguati per consolidare l’esistente, incrementarlo e qualificarne l’offerta. 

La qualità dei servizi educativi per l'infanzia ha un impatto significativo sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale delle bambine e dei bambini. Offrire servizi educativi di qualità è l'obiettivo principale del Sistema integrato di educazione e istruzione dagli zero ai sei anni, e consiste nel regolare e monitorare la complessiva rete dei servizi pubblici e privati presenti a Milano e fare in modo che le due dimensioni cruciali della qualità, quella educativa e quella gestionale, possano intrecciarsi così da mettere in atto pratiche innovative e una progettualità pedagogica efficace. Una riflessione sulla qualità porta a fare considerazioni sui bisogni formativi dei servizi, sulla progettazione di spazi e materiali predisposti per incoraggiare l'esplorazione e l'apprendimento attivo, sulla progettazione delle esperienze, sul tema dell'inclusione e degli stereotipi di genere e sull'alleanza con le famiglie. Interrogarsi sulla qualità dei servizi nel sistema integrato significa riflettere sulle proprie pratiche, verificare l'efficacia e la coerenza degli strumenti e dei processi impiegati, rileggere gli effetti della progettualità educativa e pedagogica messa in atto e introdurre cambiamenti migliorativi, sulla scia di sperimentazioni attuate sia dai servizi pubblici che privati, mossi da sguardi, risorse e possibilità organizzative differenti.   

Aggiornato il: 11/12/2024