Pioppeto Bovisasca
Municipio 9
Ingresso: via Bovisasca
Orari: accesso libero
Come arrivare: bus 41 | 82
Superficie: 38.500 mq
Anno di realizzazione: 2000
Progettista: Ufficio Tecnico Comune Milano
Cosa fare al parco
- 2 aree giochi
- passeggiare
- sosta e relax
- correre e andare in bicicletta lungo i viali del parco
- area cani
Il parco in breve
Il parco nasce dove precedentemente sorgeva un vecchio pioppeto agricolo e mantiene la disposizione ordinata e regolare del filare di alberi e rogge tipico della campagna lombarda. Richiama il paesaggio della pianura padana anche il frutteto di meli in fiore e i pioppi tremuli lungo i bordi mentre i salici e gli aceri, un tempo usati come frangivento, fungono ora da barriera acustica contro il traffico.
Altri alberi che è possibile osservare sono il ciliegio, il frassino e le macchie di colore delle rose lungo i bordi.
La pavimentazione é in calcestre e il parco é periodicamente sorvegliato dalle GEV, le Guardie Ecologiche Volontarie.
Il disegno del parco mantiene la memoria della campagna lombarda, con il suo assetto regolare e ordinato.
Il pioppeto è stato ricreato con la varietà di pioppo dalle foglie argentate e dalla bellissima corteccia bianca. La maglia regolare, a quinconcia, tipica delle colture agricole della Pianura Padana, delinea la struttura del parco. La necessità di creare spazi differenti, quali radure, boschetti, aree gioco, ha fatto sì che i filari venissero interrotti, lasciando spazi aperti a viste prospettiche sempre differenti. La campagna lombarda viene ancora rievocata nel “frutteto” di meli da fiore (Malus ‘Red Sentinel’) o nel gruppo di pioppi tremuli (Populus tremula) che caratterizzano le due aree gioco.
Lungo il perimetro, come nelle rogge, gruppi di salici (Salix alba), ornielli (Fraxinus ornus) e aceri campestri (Acer campestre), un tempo utilizzati come frangivento, formano una quinta di protezione sia acustica che visiva verso la strada di grande traffico. Fiori, profumi e bacche si susseguono tutto l’anno nelle macchie arbustive di peri corvini, viburni, noccioli e rose canine.
Un morbido sentiero, pavimentato in calcestre, percorre tutto il parco, segnato da quattro “signore”: querce di varietà differenti che nel tempo diventeranno gli elementi monumetali di questo piacevole spazio.
Principali specie arboree
- acero campestre (Acer campestre)
- agolaro (Celtis australis)
- ciliegio (Prunus avium)
- farnia (Quercus robur)
- frassino comune (Fraxinus excelsior)
- melo (Malus pumila)
- pioppo (Populus nigra, P. alba e P. tremula)
- querce (Quercus rubra e Q. palustris)
- salice (Salix alba)
Specie arbustive
- biancospino (Crataegus monogyna)
- nocciolo (Corylus avellana)
- pero corvino (Amelanchier canadensis)
- pallon di maggio (Viburnum opulus)
- rosa selvatica (Rosa canina)
Acqua e dintorni
Nel parco sono presenti numerose rogge.
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Aggiornato il: 02/11/2022